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Rastelli #1 Racconto semiserio di un brand 28.03.2019

I principi, i valori e i progetti del brand Rastelli sono racchiusi nel suo stesso nome. Bastano otto lettere per raccontare in modo divertente la storia di un’azienda profondamente legata alla tradizione del saper fare italiano, che ha trovato nel panorama internazionale un importante palcoscenico.

R. Come Renzo Rastelli, fondatore del brand e CEO del gruppo ARAN World.

A. Come Artigianalità, un valore importante, un talento che affonda le sue radici nella stessa capacità produttiva dell’azienda. Sapienti artigiani intagliano, fregiano e dipingono a mano il legno, realizzando cucine ogni volta uniche, pronte a rispondere alle esigenze più diverse. Grande esempio di tale maestria è il modello Tiffany, di ispirazione classica, impreziosito da ricche lavorazioni e dettagli in foglia oro e argento.

S. Come Sostenibilità, perché l’attenzione all’ambiente è un tema particolarmente caro al brand, che ha scelto infatti di concentrare tutta la sua capacità produttiva in sette stabilimenti con sede in Abruzzo, ognuno certificato ISO 9001, OHSAS 18001 e ISO 14001.

T. Come Tailor-made: il team di ricerca e sviluppo Rastelli, composto da ingegneri e architetti, si impegna non solo a soddisfare qualsiasi esigenza di personalizzazione, ma anche a industrializzare progetti ‘eccentrici’ o ‘stravaganti’. Emblematica la sfida insita nella realizzazione della cucina Kook, nata dall’estroso disegno di Karim Rashid e apparentemente troppo complicata da produrre: la linea sinuosa che ne definisce il profilo comportava qualche criticità, per esempio, nella disposizione e nel montaggio degli elettrodomestici, ma le capacità del team e l’efficienza tecnologica delle sedi produttive hanno permesso di realizzare il progetto così come lo aveva pensato il designer.

Il resto ve lo racconteremo nella prossima puntata!

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