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Il piacere della tavola secondo Turri 11.02.2021

Riunirsi intorno ad un tavolo è un’abitudine tanto ‘normale’ quanto simbolica: può significare infatti il momento in cui si celebrano gli affetti, anche quelli familiari, oppure può rappresentare un’occasione mondana, sociale, addirittura di business. Il potere della convivialità, così tipico della cultura italiana, è uno di quei valori che Turri ha saputo esportare in tutto il mondo grazie alle sue collezioni dining. Un’ampia proposta di tavoli e sedie, curati in ogni dettaglio e capaci di raccontare il gusto e la personalità degli ospiti, ha permesso all’azienda di introdurre in lussuose residenze internazionali un nuovo modo di vivere nella bellezza.

Andrea Bonini ha firmato la collezione più recente, Zenit, omaggio e reinterpretazione del mondo nautico e automobilistico. Caratterizzati da un gioco di sovrapposizione di piani, il tavolo e le sedie suggeriscono un’idea di sospensione e leggerezza: la struttura delle sedute, estremamente sottile e lineare, è realizzata in metallo laccato ed è rivestita in pelle, completata da confortevoli cuscini. La stessa leggera struttura in metallo, impreziosita però da una copertura in legno, torna nelle gambe del tavolo a sostegno del top disponibile in diverse finiture, legno, appunto, o marmo.

Sempre di Bonini, la collezione Zero è espressione di una combinazione di segni grafici e dettagli ricercati, stile orientale ed eleganza propria della tradizione italiana. A catturare lo sguardo sono la base scultorea del tavolo, con le due ‘ali’ rivestite in pelle, i dettagli in metallo, e l’ampio top in marmo. Le sedie si caratterizzano invece per il rivestimento, in pelle o tessuto, arricchito da una tasca posteriore – sempre in pelle – che avvolge lo schienale.

Ancora, in tema di legame tra oriente e occidente, ecco la collezione Vine di Frank Jiang. Anche in questo caso la sapienza artigianale di Turri ha permesso di realizzare un tavolo scultura: qui la struttura in legno è slanciata e leggera, ispirata alle forme naturali dei tralci di vite; le sedie sono estremamente avvolgenti, e l’apertura ad arco dello schienale, curvandosi, dà forma ai braccioli.

Un’altra eco orientale pervade la collezione Melting Light, sempre di Frank Jiang. Il tavolo, dalle gambe ‘morbide’ e lineari, prevede un dettaglio in metallo tubolare tipico degli antichi tavoli tipici della dinastia Ming; le sedie, con la stessa struttura in legno e applicazioni metalliche, affascinano per le forme circolari e la lavorazione dello schienale, per il quale è possibile anche un rivestimento personalizzabile in pelle.

Infine, la collezione Milano – disegnata per Turri dallo Studio SBGA | Blengini Ghirardelli – esprime il carattere e la modernità della città alla quale è ispirata e della quale porta il nome. Linee sinuose e continue definiscono la struttura metallica delle gambe tanto del tavolo quanto delle sedie. Qui le linee curve della base ‘salgono’ fino a creare un ampio schienale che avvolge la seduta. Il rivestimento in pelle delle sedie, come gli inserti del tavolo, richiamano il carattere grintoso e cosmopolita di Milano.

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