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Quando il tappeto diventa un’opera d’arte | Carpet Edition & Maria Thereza Alves 19.12.2022

Jimmie Durham. Humanity is not a completed project

Museo Madre – Napoli

dal 23 dicembre 2022 al 10 aprile 2023

Reflections on disturbances between boundaries

Labinac – Napoli

dal 19 gennaio 2023

 

Quando il confine tra arte e design diventa sottile nascono delle opere d’arte che parlano il linguaggio visivo della contemporaneità. Lo stesso linguaggio condiviso da Carpet Edition che, grazie al suo sguardo innovativo, ha trovato nella collaborazione con diversi artisti internazionali una nuova strada per raccontare l’abilità manifatturiera dell’azienda. L’attenzione al mondo delle discipline artistiche ha portato Carpet Edition a indagare le ultime tendenze delle arti visive, favorendo l’incontro e la conoscenza di Maria Thereza Alves (1961, Brasile).

Artista e attivista brasiliana, che oggi vive tra Napoli e Berlino, la cui carriera è segnata da numerose partecipazioni internazionali, tra cui l’ultima edizione – la numero 15 – di Documenta a Kassel (18 giugno – 25 settembre 2022). Ed è proprio il panorama dell’arte contemporanea internazionale di Documenta 15 a Kassel il palcoscenico per l’esordio della nuova collaborazione tra Carpet Edition e Maria Thereza Alves. Qui sono stati presentati due tappeti: On Responsibilities Acquired while on a Stroll in a Garden in Europe e On the Need of Remembering Here before the Onslaught of There Began, entrambi in lana e Tencel, con un diametro di 160 cm e realizzati nel 2022. Il tessuto dei due tappeti diventa il territorio fertile di un nuovo ambiente boschivo: On the Need of Remembering Here before the Onslaught of There Began, ricorda l’Atlantic Forest lungo la costa atlantica del Brasile, ormai distrutta al 90% dalla colonizzazione. Quelle che vediamo intrecciate non sono altro che le tipologie di vegetazione sopravvissute.

L’altro, On Responsibilities Acquired while on a Stroll in a Garden in Europe, raffigura una flora composta da una quercia, dell’edera, un esemplare di palma Butia e una pianta di Poke. Come in una passeggiata nell’incontaminata area verde di Real Bosco di Capodimonte a Napoli, nata storicamente come riserva di caccia, che tutt’oggi conserva i suoi 134 ettari arricchiti da 400 piante, Maria Thereza Alves conduce lo spettatore in una dimensione più intima in cui non mancano i riferimenti alla storia che tutti noi conosciamo, quella del territorio napoletano e della dominazione spagnola, ma che – in qualche altro modo – invade il vissuto personale dell’artista: la palma di Butia è un esplicito riferimento alle origini del padre dell’Alves. L’omaggio di Carpet Edition all’arte contemporanea prosegue con altri due tappeti che vedono coinvolta Maria Thereza Alves “insieme” ad un’altra figura del panorama artistico a lei molto vicina: Jimmie Durham, membro del gruppo LABINAC scomparso a novembre dello scorso anno.

Il legame con Maria Thereza Alves e la città di Napoli è così denso che diventa lo scenario di due mostre: “Reflections on disturbances between boundaries” che, inaugura la stagione espositiva 2022/2023 della nuova sede italiana del collettivo LABINAC a Napoli (dal 19 gennaio 2023) ospitando tra le altre opere un tappeto realizzato da Carpet Edition su disegno di Jimmie Durham; e “Jimmie Durham. Humanity is not a completed project”, dal 23 dicembre 2022 al 10 aprile 2023, al Museo Madre di Napoli, una grande retrospettiva dedicata allo stesso Durham con un’altra creazione firmata Carpet Edition.

“Reflections on disturbances between boundaries” nel nuovo spazio in Via Crispi 69 vede coinvolti tutti componenti del collettivo: Maria Thereza Alves, Jimmie Durham, Rosaria Iazzetta, Jone Kvie, Philipp Modersohn, Alessandro Piromallo ed Elisa Strinna, con una selezione di oggetti che comprende tavoli, sedie, letti, tappeti, vasi, luci e specchi. Untitled di Jimmie Durham riprende le fantasie grafiche generate dalle venature delle pietre e le riproduce su un supporto molto diverso: lana New Zealand e tencel. Il movimento geometrico del pattern colorato della pietra, riproposto in modo del tutto naturale e spontaneo su questa superficie, avvicina l’opera ad una nuova sperimentazione di materiali.

Anche in Untitled, esposto al Museo Madre di Napoli, l’indagine sui materiali è l’elemento cardine dell’intera opera: l’idea del tappeto (lana New Zealand, tencel e linen), realizzato su progetto di Jimmie Durham in collaborazione con Carpet Edition, è quella di riproporre fedelmente dimensioni e grafica del tavolo, posto in dialogo con il manufatto tessile. Seguendo alla lettera i bozzetti preparatori di Jimmie Durham, lo spettatore si trova di fronte ad un’operazione di mirroring tra tavolo e tappeto che lo coinvolge invitandolo a interagire con l’opera stessa. Questo racconto dei segni e la connessa sperimentazione dei materiali, si avvicina molto alla filosofia del fare che tanto ricorda quella dell’Arte Povera in cui riappropriarsi dell’elemento naturale era possibile mediante la pratica artistica.

 

INFORMAZIONI SULLE MOSTRE

Progetto: Jimmie Durham. Humanity is not a completed project | museo Madre via Settembrini 79, 80139 Napoli

Durata mostra: dal 23 dicembre 2022 al 10 aprile 2023

Orari mostra: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.30 | domenica
dalle ore 10.00 alle ore 20.00 | martedì: giorno di chiusura settimanale

Progetto: Reflections on disturbances between boundaries | Labinac Via Francesco Crispi, 69

Durata mostra: dal 19 gennaio 2023

Maria Thereza Alves – Short bio

Maria Thereza Alves (1961, Brasile) ha partecipato, tra gli altri a: Documenta (2022, 2012), XXII Biennale Panamericana di Quito (2021), Biennale di Sydney (2020), Biennale di Toronto (2019), Manifesta 12 e 7 (2018, 2008), Biennale di San Paolo (2016, 2010), Biennale di Berlino 8, Biennale di Sharjah (2017), Biennale di Taipei (2012), Guangzhou Triennale 3 (2008) e Seconda Biennale dell’Avana (1984).

Ha ricevuto il Vera List Prize for Art and Politics (2016 – 2018)

www.mariatherezaalves.org

 

Jimmie Durham – Short bio

Jimmie Durham, (1940, Arkansas – 2021, Berlino) artista, performer, saggista e attivista. Ha partecipato a: Documenta IX (2022, 2012, 1992), Esposizione internazionale d’arte di Venezia (2019, 2013, 2004, 2003, 2001, 1999). Ha ricevuto diversi riconoscimenti come il Leone d’Oro alla Carriera della 58. Biennale di Venezia (2019).

 

Carpet Edition

Carpet Edition è un brand giovane, nato nel 2005 a Collebeato (BS), grazie alla lunga esperienza di Indikon nel campo della produzione e distribuzione di tappeti. Pur custodendo una storia preziosa, fatta di ricordi familiari, viaggi, antiche tecniche di lavorazione e straordinarie abilità artigianali, Carlo e Valentina Erba hanno saputo intraprendere un percorso di continua innovazione collaborando con designer affermati e offrendo prodotti versatili, personalizzabili ed ecosostenibili.

www.carpetedition.com

 

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