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HI-MACS®: il solid surface della Milano Design Week 13.04.2017

Mai come quest’anno la presenza di HI-MACS® alla Milano Design Week è stata pervasiva, arrivando a intessere una rete capillare di appuntamenti che ha coinvolto per sette giorni tutti i principali distretti della metropoli.

La pietra acrilica, mutevole, polifunzionale e di facile lavorazione, è stata utilizzata da aziende e progettisti per dare vita alle idee più diverse, in modo sempre singolare: ne sono nati così complementi per la casa o per il contract, o prodotti ipertecnologici e installazioni che hanno catturato l’attenzione di migliaia di visitatori da tutto il mondo, senza interruzioni.

Un risultato senza precedenti, che riconferma HI-MACS® come il materiale personalizzabile per antonomasia, ma soprattutto personale, in grado di sviluppare qualunque forma e progetto, e più in generale ogni stile o gusto. Un supporto di qualità per i progettisti, la cui chiave di lettura risiede unicamente nella matrice di chi lo plasma, così come nelle sue notevoli qualità performanti e tecniche.

AL SALONE DEL MOBILE

All’interno del polo fieristico, HI-MACS® è stato utilizzato per la creazione di complementi di differente natura: Karl Andersson & Soner, ad esempio, ne ha fatto il top del tavolo Buff, ispirato alle forme dei tavoli degli anni cinquanta. Pierre Cabrera, designer francese, ha esposto invece all’interno dello stand di Beneito Faure la lampada Tulip, forte di un comando bluetooth che la rende unica nel suo genere, permettendo a chi lo utilizza di giocare con la luce e di interagirvi con i movimenti del proprio corpo. Euroluce ha ospitato poi lo stand di LG Display con la lampada WineOLED, ideata da Deslabs (realtà italiana), che ha rivoluzionato negli ultimi mesi l’industria del vino. Nello stand dedicato al design Ceco, infine, Amos Design ha mostrato la seduta Santini, per creare zone di pace isolate anche all’interno di grandi spazi affollati.

AL FUORISALONE

Dai progettisti più affermati ai giovani designer, è nel circuito del Fuorisalone che HI-MACS® ha fatto il maggiore sfoggio delle sue innumerevoli qualità. È il caso, ad esempio, delle mostre organizzate grazie al prezioso supporto di Baars & Bloemhoff, distributore di HI-MACS® olandese. Transitions II, in scena nei magazzini raccordati di via Ferrante Aporti (Ventura Centrale), ha presentato sei giovani designer tra cui Sabine Marcelis, con la collezione di lampade Filter, e lo studio rENs, con l’installazione Black. enLIGHTen, in scena nel ventura Design District, invece, è stata la location in cui lo studio Thier&vanDaalen ha presentato la collezione SOLID/LIQUID, con piatti e superfici tra diverse forme e materiali. A due passi, lo studio Basten Leijh ha mostrato la collezione di complementi 8mm e la seduta centrostanza Recharged, che sfrutta le caratteristiche di HI-MACS® per fornire a chi vi si accomoda la possibilità di ricaricare il cellulare senza cavi. Sempre nello stesso quartiere, all’interno del Fuorisalmone, lo Studio ECCEL ha messo in luce il progetto Tzero, con tavoli dall’animo green ricavati dagli scarti di produzione.

In zona Tortona, cuore pulsante del fuori fiera, la cucina in HI-MACS® Karan, di Karim Rashid, ha reso ancor più spettacolare la mostra monografica Kasa Karim dedicata al designer, mentre il tavolo regolabile Treetable, ideato da Isabel Quiroga, ha popolato l’installazione Design Language. All’interno del SuperStudio Più, l’interessante progetto Antica-Mente delle giovani Marita e Frida Francescon, una linea di piastrelle ispirata al pavimento labirintico settecentesco della Cappella Sansevero all’interno di un tavolo che ha combinato al materiale di ultima generazione le linee tipiche del romanticismo.

Completano la rassegna l’arredo/scultura Fessura, un pannello per gli spazi contract che mostra alla perfezione le infinite possibilità date dalla termoformatura di HI-MACS®, e i complementi su misura mostrati nella mostra Essentials, realizzata da Simone Ciarmoli e Miguel Queda, dedicata alla reinterpretazione in chiave luxury della quotidianità delle persone.

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