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Duka: la qualità è anche nelle materie prime 10.05.2017

La relazione tra qualità delle materie prime e design è forse più comune nell’ambito dei complementi d’arredo, eppure si rivela imprescindibile anche per quei prodotti, come le cabine doccia, che rendono meno palese la loro attenzione per l’argomento.

Duka è il perfetto esempio di azienda italiana che sostiene da sempre l’importanza di utilizzare le materie prime per dare vita a prodotti di qualità, che siano non sono funzionali, ma anche affidabili. I vetri utilizzati per la produzione delle cabine doccia duka, ad esempio, sono lavorati secondo la migliore tradizione veneziana, che ne assicura la massima trasparenza. Duka usa vetro temperato dall’elevata resistenza all’urto e allo scarto termico, oltre che alla perforazione e alla flessione. In caso di rottura, si generano una serie di frammenti non pericolosi, come richiesto dalla normativa vigente a garanzia della sicurezza ed affidabilità della cabina doccia prodotta in osservanza dei parametri stabiliti.

Simile è il discorso sull’alluminio, di assoluta qualità e proveniente dall’Austria, prodotto dalla Hydroaluminium Nenzing, che vanta un’esperienza decennale e fa parte dei pochi produttori leader mondiali.

I componenti stessi, infine, possono essere considerati materie prime per la realizzazione delle cabine doccia. Sono circa 6,5 milioni quelli che duka monta ogni anno: circa 30.000 al giorno, per un totale di oltre 20.000 codici d’articolo. La produzione dei componenti, interna all’azienda, avviene in un centro di fresatura e parte fin dalle origini, da blocchi di alluminio o acciaio inox.

 

Il fabbisogno annuale di vetro temperato di duka è sufficiente per ricoprire più di 51 campi da calcio, mentre l’alluminio trattato genera così tanti profili che di potrebbe costruire un ponte da Bressanone a New York. Una grande quantità sicuramente, ma tutta sottoposta a controlli e test rigorosi, in laboratori creati ad hoc in duka, per garantire le massime prestazioni e il più alto livello di qualità dei prodotti finiti.

 

La cabina doccia, insomma, non è “solo vetro”. Perché un prodotto sia considerabile un progetto, deve esserci dietro una struttura adeguata, le competenze tecniche e una grande passione. Tutto, per un unico fine: l’emozione doccia.

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