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Work In Progress per Bologna Water Design 2012 07.09.2012

Fervono i preparativi per Bologna Water Design, la manifestazione ‘post-fiera’ patrocinata dal Comune di Bologna, dalla Provincia, dalla Fondazione Cineteca di Bologna, da Bologna Welcome, dal Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, dall’Ordine Architetti, dall’Ascom e quest’anno, anche dal Cersaie. La manifestazione prevede cinque giorni a porte aperte, dal 25 al 29 settembre, per far conoscere il design dedicato all’acqua e all’outdoor: un percorso di eccellenze che coinvolgerà i luoghi più prestigiosi di Bologna.

L’acqua, storica protagonista della città, verrà interpretata da alcuni dei più affermati progettisti internazionali e dalle aziende leader del settore attraverso emozionanti installazioni, prodotti innovativi e mostre realizzate in luoghi d’arte e cultura, palazzi e giardini, showroom e negozi, studi d’architettura e design.

Oltre a Michele De Lucchi, Mario Cucinella, Lorenzo Palmeri, Roberto Palomba e  Ludovica Serafini, nuovi protagonisti, straordinari allestimenti e imperdibili appuntamenti vanno ad arricchire il calendario di Bologna Water Design. Ad inaugurare la manifestazione, l’intervento dal sapore irriverente e graffiante di Philippe Daverio ‘Breve processo all’eccesso del cesso’, che si terrà all’interno di una delle sale del meraviglioso Palazzo del XV secolo di via d’Azeglio, noto come Ospedale dei Bastardini.

Mario Bellini – Specchio delle mie Brame

Un affascinante percorso, sospeso tra due elementi evanescenti, l’acqua e la luce.

Lo spazio in penombra vasto e silenzioso di una delle grandi sale dell’Ex Ospedale dei Bastardini, con i suoi solenni finestroni, viene profanato da un velo di acqua nera: uno specchio “magico” che ne sprofonda il pavimento con l’immagine riflessa e ribaltata dell’intera sala. Le sue volte capovolte e dieci lunghe aste luminose danzano nello spazio con le loro controfigure. La suggestiva installazione è realizzata in collaborazione con Platek Light e Polyglass – Gruppo Mapei.

Diego Grandi – Break in Blue

Un altro grande protagonista all’interno dell’Ex Ospedale dei Bastardini.

‘Break in Blue’ il progetto a cura di Diego Grandi, in collaborazione con Lea Ceramiche, si inserisce nello spazio come un momento di pausa, una sospensione ideale e fisica nel cuore della manifestazione. Piani colorati di grandi dimensioni come specchi d’acqua, ridisegnano l’ambiente sostituendosi ai vuoti della corte in cui è inserita l’installazione, definendo un luogo e punto d’incontro. Una sfumatura nei toni del blu, distingue le superfici ospitando in totale libertà la sosta del visitatore.

Kengo Kuma – Stone Escape

‘L’acqua è uno scultore potente. La pietra è un materiale paziente. L’acqua può trasformare anche i materiali più duri in un qualcosa di morbido e delicato ma… è la pietra a tracciare il percorso’.

‘Stone Escape’ la visionaria installazione progettata da Kengo Kuma, in collaborazione con Il Casone, Agape e Mapei, sarà allestita all’interno di una delle sale dell’Ex Ospedale dei Bastardini. ‘Stone Escape’ mette in scena la lunga storia tra due elementi opposti che, insieme, hanno creato il nostro mondo: l’acqua e la pietra.

Cineteca di Bologna – Cinemacqua

In occasione della manifestazione, la Cineteca di Bologna presenta Cinemacqua (60’), un esclusivo montaggio di sequenze che celebra l’acqua come elemento figurativo e narrativo.

Per la serata del 27 e del 28 settembre, scorreranno sullo schermo le immagini tratte da film celebri e meno noti della storia del cinema: Psycho e La dolce vita, il passaggio del Rex in Amarcord e le rifrazioni sull’acqua in Tarkovsky, i pescatori di De Seta e i cacciatori di balene del documentarista Mario Ruspoli, fino al Viaggio sul Tamigi del 1912 e alla Pesca nei mari del nord del 1909. Ancora, Boudu salvato dalle acque di Renoir, L’Atalante di Vigo, Apocalypse Now e una perla: una delle scene tagliate di C’era una volta in America ripristinate nella nuova extended version.

Un viaggio dalla superficie dell’acqua alle profondità del cinema.

(Cineteca di Bologna, via Azzo Gardino, 65 – giovedì 27 settembre, ore 22 – venerdì 28 settembre ore 20, su invito.)

Design Challenge Bologna 2012

Una competizione di design durante il Bologna Water Design. Una sfida di improvvisazione progettuale che vedrà impegnate 8 squadre, composte da 1 a 3 concorrenti ciascuna. Un contest in cui tutti possono essere designer e possono mettere alla prova la propria creatività. Il format registrato della competizione è un’idea originale ideata da ACD Studio e MNA Studio.

Mostre Collettive e Scuole

La manifestazione promuoverà la cultura del design attraverso mostre e lavori delle scuole di design sul tema dell’acqua.

Bologna Water Design vede, infatti, l’entusiasta partecipazione di importanti istituti di design, quali: Domus Academy, IED, Facoltà di Bolzano, Scuola Politecnica, L.UN.A. che esporranno i loro innovativi progetti e prodotti presso la sede della Libera Università delle Arti di Bologna L.UN.A.

La Libera Università di Bolzano parteciperà alla mostra delle Università presso la sede di L.UN.A., in via d’Azeglio 33, con i progetti degli studenti della Facoltà di Design e Arti, Martin Kerschbaumer e Andreas Trenker, vincitori del concorso 0km_H2O, promosso dall’Istituto. L’obiettivo del concorso consisteva nell’ideare, per una speciale bottiglia di alluminio, un messaggio grafico chiaro capace di spingere a preferire il contenitore riutilizzabile. La sensibilizzazione alle problematiche ambientali è, infatti, parte integrante degli obiettivi formativi dell’Università di Bolzano, che con questa iniziativa intende apportare un piccolo contributo alla riduzione dei rifiuti e del trasporto delle merci.

Martin Kerschbaumer ha scelto di coinvolgere il possessore della bottiglia mettendogli a disposizione un ampio campo bianco da personalizzare. Nel testo stampato sulla bottiglia, Kerschbaumer spinge inoltre a riflettere sul concetto di proprietà dell’acqua: my water – my bottle.

Andreas Trenker si è invece limitato a scrivere sulla bottiglia ‘H20Km’ sottolineando in modo inequivocabile il messaggio che tutta l’operazione si era proposta di trasmettere.

IED, l’Istituto Europeo di Design di Milano esporrà il progetto Acqua origine della Vita, realizzato dagli studenti del corso di Illustrazione per il volume ‘Acqua’, la prima narrazione della MC Editrice.

Le illustrazioni propongono vari percorsi e si articolano su diversi piani di lettura: dalla narrazione mitica agli appunti di Leonardo, dalle leggende alla poesia fino ai dati dell’attuale realtà socio-economica.

YED: Yacht Eco Design

La collaborazione con Filippetti Yacht – Hot Lab Yacht & Design, vede l’Istituto Europeo di Design, impegnato nell’elaborazione di un ambizioso progetto di design in grado di coniugare estetica, funzionalità e sostenibilità.

Le basi per la progettazione richiesta sono EVO 890 e Daemon 80, due scafi molto diversi che consentono ai progettisti di cimentarsi con molteplici approcci al tema dell’ ‘andar per mare’.

Evo 890 fa parte della linea Flying Bridge di Filippetti Yacht. Il tema progettuale di base per questo scafa sarà la vivibilità degli ambienti interni e l’uso ottimizzato di ogni spazio. Daemon 80 è, invece, l’ammiraglia della linea Open di Filippetti Yacht.

Il tema progettuale di base per questo scafo sarà la leggerezza portata all’estremo. L’obiettivo è l’elaborazione di un progetto, che avrà visibilità all’interno della Mostra, che coinvolga tanto le sovrastrutture e gli elementi caratterizzanti dell’estetica esterna, quanto gli interni a livello di layout e di scelte d’arredo e allestimento. Un progetto che tenga in considerazione i fattori di rispetto ambientale. L’ ‘andar per mare’ inteso come esperienza di immersione nella natura e di assoggettamento ai suoi ritmi e alle sue forze, deve tenere conto delle possibilità di rispetto della stessa.

Padiglione Italia

I designer di Padiglione Italia parteciperanno a Bologna Water Design per raccontare, ognuno col proprio linguaggio, una storia comune, integrandosi e dialogando, svincolandosi da semplicistiche definizioni anagrafiche, parlando di ricerca e di qualità progettuale. I designer protagonisti: 4P1B, Alhambretto, Studio Charlie, CTRLZAK, en&is, Giò Tirotto e Alessandro Zambelli.

La fluidità dell’acqua si fa solido sostegno per dare risalto a un nuovo ritratto delle realtà genuine e concrete che compongono Padiglione Italia e che hanno scelto per questa occasione di confrontarsi con ‘il più prezioso di tutti gli elementi’. Il racconto illustrato è dedicato all’acqua che trasforma la materia, ai ritmi e alle melodie racchiusi nelle sue onde; ci parla di una risorsa indispensabile per la sopravvivenza e per il raggiungimento di una condizione di benessere. L’acqua separa e unisce, celebra il lavoro di ogni singolo protagonista e lo mette in comunicazione con le le altre realtà che si susseguono in un insieme mosso, frastagliato e carico di energia come un set di onde. Molteplici messaggi sono stati affidati alle onde, ognuna porta con sé la visione indipendente di ogni designer che si arricchisce grazie ai messaggi successivi e completa un quadro di eterogenea bellezza.

La prestigiosa location dell’Ex Ospedale dei Bastardini, sarà inoltre la suggestiva cornice per le videoproiezioni di noti artisti: S43 di Adam Santelli; CanvasBlackout di Mauricio Corradini, Amleto Cascio e Julika Ingrassia e Eau du Cinema di Francesca Zerbetto.

S43 di Adam Santelli

La video-installazione esplora, attraverso l’utilizzo di grandi vasche di plexiglass in cui si immergono corpi umani, il tema della perdita del controllo fisico e psicologico.  Nell’immergersi in acqua e, dunque, nell’ignoto, il corpo si libera, trasformandosi, rilassandosi, acquistando nuova energia. L’intensità delle immagini deriva non solo dal vedere i corpi fluttuare nell’acqua ma soprattutto dal percepire come il contatto con essa trasformi l’espressione del viso, della pelle, dei muscoli. Quello che l’artista raggiunge in questo modo è trasmettere un senso di libertà, di pace, di emozioni legate ad una dimensione ancestrale dove ogni sensazione è pura e incontaminata. A rendere ancor più suggestiva la video-installazione contribuisce l’evocativa colonna sonora di Cliff Martinez, compositore e batterista statunitense.

(Martedì 25 settembre ore 21, Ex Ospedale dei Bastardini).

CanvasBlackout di Corradini, Cascio, Ingrassia

Nella video-installazioneCanvasBlackout’ l’elemento acqua viene interpretato come una tela pittorica da riempire di forma e significato attraverso l’inserzione di elementi diversi: colore, luce, materiali solidi come tessuti, cera ed oggetti del quotidiano, che immersi nell’acqua si sottopongono ad un’evoluzione e ad una trasformazione che li carica di nuovi significati, permettendo una lettura aperta. La video-installazione diventa così un evento quasi ‘pittorico’ che utilizzando l’acqua come contenitore modifica la nostra percezione visiva.

(Mercoledì 26 settembre ore 21 Ex Ospedale dei Bastardini).

Eau du cinema di Francesca Zerbetto
La video-installazione ‘Eau du cinema’ presenta, attraverso l’utilizzo della tecnica del found footage, il modo in cui l’acqua è stata trattata nel cinema. Un montaggio, giocoso e suggestivo, frutto di un’accurata ricerca e selezione, che presenta scene tratte da diverse pellicole, raccontando l’acqua nelle sue diverse accezioni: come elemento di gioco, di seduzione, di paura, di vita, di morte. Questi vari elementi si rincorrono e si alternano dando vita a un nuovo film ricco di richiami nei quali lo spettatore potrà immergersi, sollecitato dalle più svariate emozioni.

(Giovedì 27 settembre ore 21 Ex Ospedale dei Bastardini. La proiezione si ripeterà venerdì 28 e sabato 29 alle ore 21).

Gli approfondimenti, il calendario degli eventi, le aziende protagoniste, la mappa interattiva e la galleria fotografica, sono consultabili al sito www.bolognawaterdesign.it.

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