L’esclusivo evento del Fuorisalone, è stato visitato con curiosità ed interesse da oltre 4.000 operatori del settore ed ha inaugurato un nuovo pezzo di città.

Urban Stories, la nuova iniziativa di Mosca Partners, si è conclusa con successo. Il piano terreno dei nuovissimi palazzi di vetro progettati da KPF, un area di circa 5.000 mq destinata ad uffici e negozi del quartiere Porta Nuova Varesine, sono stati animati per la prima volta dalle inedite ed emozionanti installazioni di Urban Stories: tre storie metropolitane raccontate da Michele De Lucchi, Diego Grandi e Kengo Kuma.

Paesaggio fa rima con saggio, fantasiose cime sovrastate da nuvole surreali, Watercolors, l’acqua con i suoi colori e i suoi giochi di luce, e Naturescape, le suggestioni nate dall’unione dell’acqua con la pietra, sono le Urban Stories nate dalla capacità visionaria dei tre architetti di trasfigurare il mondo attraverso l’uso di metafore, suggestioni, forme, colori e materiali. Le tre opere sono state realizzate con la preziosa partecipazione di aziende leader che con il loro contributo di qualità hanno consentito di trasformare il ‘nuovo centro di Milano’ in un eccezionale contenitore culturale, estremamente coinvolgente e affascinante.

Dopo il successo dello scorso anno con Bologna Water Design2012, l’esclusiva kermesse dedicata al design dell’acqua, che durante il Cersaie ha coinvolto i luoghi più prestigiosi della città, Mosca Partners continua il suo percorso con l’obiettivo di far vivere nuove emozioni, e soprattutto raccontare storie inedite interpretate da architetti, designer, artisti e giovani talenti in giro per l’Italia e per il mondo. Storie che verranno ambientate ovunque ci sia qualcosa da scoprire, in un pezzo nuovo di città o riaprendo al pubblico luoghi dimenticati da valorizzare. Il prossimo appuntamento è a Bologna Water Design 2013 dal 23 al 28 settembre.

Le ‘Urban Stories’:

Kengo Kuma – Naturescape by Agape, Frassinagodiciotto, Il Casone, Oikos, Pratic, Tribù e Vaselli; light designer Davide Groppi

‘L’acqua è uno scultore potente. La pietra è un materiale paziente. L’acqua può trasformare anche i materiali più duri in un qualcosa di morbido e delicato ma… è la pietra a tracciare il percorso’.

Ph.Giovanni Desandre

‘Naturescape’ la visionaria installazione progettata da Kengo Kuma, ha messo in scena la lunga storia tra due elementi opposti che, insieme, hanno creato il nostro mondo: l’acqua e la pietra. Il ‘verde’ nato dall’armoniosa unione dei due elementi, è protagonista di questo suggestivo allestimento, ispirato al giardino zen giapponese. Una rigogliosa foresta di bambù prende vita tra pietra, ghiaia e acqua.

Michele De Lucchi – Paesaggio fa rima con saggio by Kaldewei, Oikos, Platek Light e Vaselli

‘Paesaggio fa rima con saggio, e tutto è paesaggio, dentro e fuori le nostre città, dentro e fuori le nostre architetture, le nostre case, le nostre stanze. Siamo parte integrante del paesaggio e il nostro stato mentale è direttamente legato alla nostra capacità di interloquire con quello che ci sta intorno, il contesto culturale e civile. Insomma, alla fine, è il paesaggio nella nostra testa, della nostra immaginazione, quello che più vi regala emozioni e gratificazioni. Il paesaggio che vogliamo e che, volenti o nolenti, ci rappresenta.’

Diego Grandi – Watercolors by Oikos, Platek Light e Zucchetti.Kos

‘Di che colore è l’acqua? Una domanda dalle molteplici ed enigmatiche riposte, filtrate dall’esperienza, dall’evocazione di un’immagine, di un luogo, di un ricordo. O semplicemente dall’osservazione di una ritualità quotidiana: un bicchiere, una bottiglia, un vaso. Acqua chiara, acqua torbida, acqua turchese, pulita, scura, azzurra, profonda…’

Urban Stories, non solo, quindi, semplici installazioni, ma ‘seduzioni’, nate da un progettare sensibile per immaginare il paesaggio dentro e fuori le nostre città.

Oikos, si è rivelata il partner ideale per soddisfare le ambiziose esigenze creative dei tre architetti. Per le ‘montagne’ di Michele De Lucchi, per i ‘colori’ di Diego Grandi e per le ‘pareti’ di Kengo Kuma.

Photo Credits:

Foto Urban Stories courtesy of Enrico Conti

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