/in·tro·du·zió·ne/

Lo dice la parola stessa, si riferisce all’inclusione di qualcuno o di qualcosa all’interno di uno spazio o di un ambito preciso.

E questo è proprio quello che Lidia Covello ha fatto per OmniDecor in occasione del prossimo Salone del Mobile 2022 nello spazio di OmniDecor.lab (Via Cerva – Milano).

Cinque sono gli oggetti nati dalla collaborazione tra Covello, set designer, e OmniDecor, che da sempre esplora le possibilità creative del vetro.

L’incontro delle diverse tipologie di vetro OmniDecor con il pensiero artistico di Lidia Covello danno vita a delle micro installazioni in cui forme geometriche colorate di DecorOpal in varie tonalità si sovrappongono alle superfici trasparenti firmate OmniDecor.

Quella di Intro è una sfida tra la percezione della mente umana e la libertà delle apparenze, in cui un ruolo fondamentale è giocato dalla luce che esalta le possibilità espressive dei materiali utilizzati.

Prendendo spunto dalle riflessioni di Vasilij Kandinsky raccolte ne “Lo spirituale dell’arte” (1910), l’installazione proposta racconta un dialogo fondato sul valore dell’accoglienza in cui il visitatore contemporaneo è invitato a prendere parte ad un mondo nuovo, al passo con l’incessante cambiamento sociale ma in grado di contemplare la presenza di una dimensione spirituale in cui tutto può avere un senso se osservato con uno sguardo progressivo.

Uno sguardo capace di cogliere tutte le sfaccettature dell’ampia gamma di tonalità utilizzata da Lidia Covello per le sue creazioni: il contrasto tra i colori freddi e caldi che rispettivamente sembrano avvicinarsi e allontanarsi dallo spettatore stuzzicando la sua attenzione con abbinamenti di coppie cromatiche oppositive, prese in prestito dalle lezioni della storia dell’arte.

Linee, forme, colori, geometrie e texture riprendono il contrappunto pittorico dell’astrattismo, sempre caro alle avanguardie storiche di cui Kandinsky era un noto esponente.