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Abimis presenta ‘Atelier’, la cucina dall’anima sartoriale 20.05.2015

Nato dalla profonda conoscenza di Prisma del mondo della grande ristorazione, terrestre e navale, il marchio Abimis propone cucine pensate sì per gli spazi privati, ma in grado di assicurare all’utilizzo le qualità performanti proprie delle cucine più ambiziose e professionali.

Grande novità, già annunciata ma presentata nel 2015, è la linea Atelier, nei due modelliChelseaBagutta: due nomi evocativi che definiscono alla perfezione la filosofia dell’azienda, internazionale per tipologia di prodotto e di mercato di riferimento, ma assolutamente italiana per la qualità del suo processo produttivo, con rifiniture artigianali che impreziosiscono ogni singolo passaggio, e un approccio completamente ‘sartoriale’, con progetti su misura pensati per soddisfare le esigenze di ogni singolo carattere.

I modelli Chelsea e Bagutta di Atelier, oltre a proporre due tipologie di piani differenti, a lamascatolato, in acciaio o altri materiali idonei all’ambito culinario, hanno ante squadrate che forniscono nel complesso un’immagine pulita e ordinata dei blocchi cucina. I vani interni, stondati, permettono invece una veloce pulizia a fronte di un minore annidamento dello sporco e in favore di un’igiene ai massimi livelli.

Oltre al top, Atelier è personalizzabile anche nelle ante, verniciabili, rivestite in differenti finiture e materiali, e disponibili con o senza maniglia, con una pratica gola invisibile. Lo stesso acciaio della struttura, infine, può essere richiesto in diverse varianti.

Le cucine di Abimis rappresentano il giusto equilibrio tra funzionalità e armonia nell’aspetto, caratterizzate da un cuore di acciaio inossidabile, ma in grado di lasciare libero sfogo alla personalizzazione dei dettagli e alla qualità del progetto.

Ogni cosa, nelle cucine Abimis, è progettata per durare nel tempo e nella memoria, nonché per agevolare e ottimizzare ogni articolazione del cucinare, rendendola fluida e agevole.

Le cucine Abimis sono una bella storia. Chi le vive, il protagonista.

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